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Redazione

Manni Nossing: passione, genuinità e sostanza (Bressanone - Alto Adige).

Manni nossing
Manni ci spiega il progetto Eisacktalwein

Da una parte lo Yin, grandi cooperative con un approccio meticoloso quasi in ogni dettaglio, un orientamento commerciale nei confronti dei clienti, e dall'altra lo Yang, piccole cantine come quelle di Manni (Manfred) Nossing, lontane dall'enologia al microscopio, volte ad una relazione più istintiva e passionale nei confronti della terra, favorite certo da una minor estensione dei vigneti, e un approccio sincero ed empatico - ebbene si - nei confronti dei visitatori. Ci piace da subito, per quella che è la nostra genesi, l'incipit iniziale di Manni: "Noi non abbiamo una grande storia, quindi la storia è piccolissima. Siamo produttori della prima generazione". Esordio che avrebbe fatto prendere un infarto a qualsiasi responsabile marketing di qualche cooperativa della zona. Noi invece ci sentiamo subito a casa, capiamo che il rapporto è diretto, non ci sono filtri, o comunque pochissimi.


Storia e dettagli della cantina Manni Nossing.

Manni Nossing
Hoandlhof - foto anni '70

Siamo nel cuore di Bressanone, nella parte Nord della Valle d'Isarco. Come anticipato si tratta di un viticultore di prima generazione che ha cominciato di fatto nel '99 prendendo in gestione il maso di famiglia, l' "Hoandlhof". Il papà non era viticoltore di professione e allevava qualche mucca. Fino a circa 20 anni fa, tutti i produttori portavano l'uva nelle due cooperative più importanti della zona. Ad oggi invece, oltre a Manni, anche altri piccoli e medi produttori , hanno scelto la strada dell'indipendenza da queste grandi realtà.

I vitigni prodotti sono quelli conosciuti come vitigni alpini: Riesling, Muller-Thurgau, Gruner Veltliner, Sylvaner e Kerner. In particolare Manni è famoso per il Kerner che oggi gli vale il soprannome di Mr. Kerner.

La cantina conta su 6 ettari in totale e produce circa 50.000 bottiglie l'anno. La distribuzione avviene chiaramente in Italia, con una collaborazione con Masciarelli, con gli Stati Uniti e quindi con i paesi del nord come Norvegia e Danimarca. Diversamente da quanto si potrebbe pensare con la Germania vendono pochissimo e zero in Austria. Manni fa comunque parte di Eisacktalwein, il Consorzio dei produttori della Valle d'Isarco, con il quale cerca di favorire la promozione dei prodotti locali organizzando conferenze ed eventi rivolti al pubblico: piccole e grandi cantine si sono dunque unite per condividere conoscenze e crescere assieme.


L'enologo è Vincenzo Bambina, siciliano che lavora spesso anche nella sua terra d'origine, in particolare nelle prestigiosa zona dell'Etna.


La Mannilosofia (per come l'abbiamo vissuta noi).

  • lavoro sulla terra in primis, niente "cazzate sui social";

  • attenzione alla qualità ma lasciando "un grappolo in più";

  • no alle "pinzette in vigna";

  • focus sui vini da bere nel breve-medio termine a discapito di vini più "siliconati", "vini da bere e non da girare nel bicchiere";

  • elogio alla freschezza: "meglio raccogliere due giorni prima che due dopo";

  • tutela delle diversità e specificità di ogni regione contro i "vini fotocopia";

  • in termini di qualità, "il vino bianco ama la guerra" (annata difficile);

  • nonostante i tappi naturali non siano ancora sicurissimi, "la testa ma soprattutto il cuore non è pronto per i tappi a vite";

  • quelli che benpensano (cit.): in tema ambientalistico attenzione a chi fa la morale agli altri per poi comprare macchine che fanno 8 km al litro e "pretendono che il contadino porti il letame in spalla";

    Renato Pozzetto
    scena tratta da "Il ragazzo di Campagna" con Renato Pozzetto

Annata 2023 e cambiamento climatico.

cantina Terlano - foto Pupitres.it
vista di Bressanone da Hoandlhof

L'ultima annata in commercio, la '23, ha avuto un finale molto, molto caldo, "esagerato", sottolinea Manni. Nonostante questo, dalle analisi l'uva presenta una buona acidità anche se ribadisce, per lui non si tratta di una delle migliori annate. Nonostante la Valle d'Isarco rimanga ad oggi un terroir eccezionale, Manni rimarca come il cambiamento climatico sia evidente anche per loro. Negli anni 80 la vendemmia veniva fatta a metà o fine ottobre, qualche volta a novembre. Adesso la vendemmia viene fatta a settembre. Anche qui a volte, poche per fortuna, si possono toccare i 37-38 gradi.

Inoltre, non mancano d' affrontare, come per ogni buon vignaiolo del nord, gelate improvvise e talvolta grandinate. Quest'anno in particolare la grandinata è stata molto severa comportando una notevole diminuzione di produzione, circa il 20%. Con queste condizioni ci spiega come per lui sia davvero difficile approcciarsi al biologico, quello vero.

Degustazione.


Passiamo alla degustazione. Capiamo subito, anche dalla scelta dei prezzi, come questi vini siano per lui come dei figli: impossibile darne dei valori diversi, anche se qualche preferenza c'è, e spesso in controtendenza con i gusti del mercato.


  1. MULLER THURGAU "SASS RIGAIS" Alto Adige/Sudtirol DOC - 2023

12% vol.

100% Muller Thurgau

Altitudine: circa 800 m. 100% acciaio per circa 5 mesi. Tappo: Diam 5 (tappo naturale) Il vino viene prodotto con una vigna da loro in affitto da circa 10-12 anni: la scelta è ricaduta per la necessità di maggiore altitudine e ventilazione per questo vitigno (800 m) mentre l'azienda si trova a circa 670 metri s.l.m. Sass Rigais è il nome di una montagna dove è coltivato il vigneto. Il tappo richiede di lasciar respirare un po' il vino.

limone, gelsomino, fiori acacia, noce moscata, salvia, castagna bollita ...


consigliato non oltre 5 anni


 
  1. MULLER THURGAU "SASS RIGAIS" Alto Adige/Sudtirol DOC - 2020

12% vol.

100% Muller Thurgau

Altitudine: circa 800 m.

100% acciaio per circa 5 mesi. Annata: non facile, con molta pioggia nel finale. Tappo: questa bottiglia sconta la scelta del tappo usato in quel periodo, poi risolta con i tappi Diam.


chiuso, etereo ...


consigliato non oltre 5 anni

 
  1. MULLER THURGAU "SASS RIGAIS" Alto Adige/Sudtirol DOC - 2019

12% vol. 100% Muller Thurgau

Altitudine: circa 800 m.

100% acciaio per circa 6 mesi.


Annata: molto difficile. Tappo: stesso problema della 2020 sul tappo, poi risolto.


fiori bianchi, etereo ...


consigliato non oltre 5 anni

 
  1. SYLVANER Alto Adige/Sudtirol DOC - 2023 - MIGLIOR VINO DEGUSTATO

Sylvaner Manni Nossing

13% vol. 100% Sylvaner Altitudine: circa 700 m

100% acciaio per circa 5 mesi. Tappo: Diam 5 (tappo naturale) Bottiglie: circa 2.000

Manni ci racconta come negli anni precedenti non sia mai stato del tutto soddisfatto dei propri vitigni di Sylvaner, tanto da dover prendere una netta decisione. Ha quindi deciso di sostituire i vecchi vitigni, dopo tre anni di riposo della terra, ha provveduto ad impiantare dei nuovi cloni. Si tratta quindi dell'anno zero. Bravo, l'azzardo ha portato ad un risultato ottimo!


fiori bianchi, mela renetta, lime, frutto della passione, menta, erbe aromatiche ...

fino a 5 anni

 
  1. GRUNER VELTLINER Alto Adige/Sudtirol DOC - 2023

12,5% vol. 100% Gruner Veltliner Acciaio per circa 5 mesi e 15% di tonneau nuove per 8 mesi. Tappo: Diam 10 (tappo naturale) Bottiglie: circa 7/8000


Una delle varietà preferite da Manni Gruner tradotto vuol dire verde.



Lime, mela verde, erba sfalciata ...


fino a 10 anni


 
  1. KERNER Alto Adige/Sudtirol DOC - 2023

13,5% vol.

97% Kerner -3% Riesling

Acciaio per circa 5 mesi e in parte in tonneau d'acacia. Altitudine: circa 700 m

Tappo: Diam 5 (tappo naturale) Annata: più fredda rispetto alla 2022


mela verde, nespola, albicocca, lieviti, pepe bianco ...

In bocca finale leggermente ammandorlato.


fino a 5 anni

 
  1. KERNER Alto Adige/Sudtirol DOC - 2022

Kerner Manni Nossing

14% vol.

97% Kerner - 3% Riesling

Acciaio per circa 5 mesi e in parte in tonneau d'acacia. Altitudine: circa 700 m

Tappo: Diam 5 (tappo naturale)


Annata: molto calda con carenza d'acqua



salmastro, albicocca, pesca bianca, note eterea, leggero kerosene ...



fino a 5 anni


 

In conclusione.

Al termine della visita possiamo dire d'aver accresciuto il nostro bagaglio culturale e umano. La cantina e il produttore, Manni, hanno rispecchiato i valori che ricerchiamo - come un Sacro Graal - nelle cantine da noi selezionate per essere presentate ai nostri associati. Un po' come un uomo o una donna, per quanto affascinante al primo aspetto, un calice di vino non avrebbe lo stesso valore se non risultasse sincero e rappresentazione di una storia degna d' essere raccontata:

per noi una piccolissima Grande storia.

Abbiamo quindi il piacere di confermare che nel 2025 avremo l'onore d'ospitarlo nella nostra Treviso. Vi terremo aggiornati appena avremo maggiori dettagli.


Se siete arrivati fino a qui, grazie.

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